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Condotta Slow Food Forlì

Erbe e spezie:...con il naso nella storia

Sabato 19 maggio 2018 - FESTA E NOTTE DEI MUSEI - MAF - Museo Archeologico “T. Aldini” di Forlimpopoli

12/05/2018

FESTA E NOTTE DEI MUSEI
Sabato 19 maggio 2018
a cura della Sezione Didattica del MAF
in collaborazione con Micaela Mazzoli e Matteo Monti - Slow Food Condotta di  Forlì

Sabato 19 maggio, dalle ore 20 alle ore 23, il MAF partecipa alla Festa e Notte dei Musei 2018 offrendo ai visitatori un’apertura straordinaria,  in orario serale, con biglietto di ingresso a 1 euro, comprensivo di una suggestiva visita guidata polisensoriale in notturna al museo.

Erbe e spezie:...con il naso nella storia
Visita guidata
In occasione della Notte dei Musei il MAF  - Museo Archeologico “T. Aldini” di Forlimpopoli organizza una visita guidata polisensoriale tra antichi reperti e nuovi profumi in collaborazione con Slow Food - Condotta di Forlì.
Il percorso si svolgerà a più voci tra le sale del Museo dove archeologia, culture e sensi si uniranno in una unica esperienza. L’olfatto sarà il filo conduttore per le degustazioni dedicate agli aromi che hanno profumato i piatti durante diverse epoche storiche.

La visita guidata, organizzata da Fondazione RavennAntica e Slow Food Condotta di  Forlì, si terrà alle ore 21.

E’ consigliata la prenotazione.
Il costo della visita guidata, di 1 euro, è compreso nel biglietto di ingresso al Museo
Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 0543 748071 o scrivere a info@maforlimpopoli.it

Approfondimento del percorso (a cura di Slow Food)
Il senso più antico, l'olfatto,  ci permette di viaggiare nella cucina e diventa filo conduttore per le degustazioni dedicate agli aromi che hanno profumato i piatti nelle epoche storiche.
●    alcuni cenni di fisiologia olfattiva permettono di capirne il funzionamento e l'utilizzo vitale nella preistoria per riconoscere ciò che era commestibile.
●    illustreremo e assaggeremo alcune ricette popolari a base di erbe e spezie per raccontare i cambiamenti negli usi culinari di ieri e di oggi.
●    impareremo a comparare e riconoscere aromi veri e falsi con il naso e con le etichette per poterne fruire anche negli ambienti domestici in modo naturale qualche indicazione per crearsi un piccolo erbario sul balcone di casa per continuare a farsi le tisane in tutte le stagioni.

Continuano i percorsi culturali Quadri e Forchette alla Sala rossa, Musei San Domenico Dalle 15.30 alle 16.30, Forlì

I prossimi appuntamenti: 16, 30 Maggio e 6 Giugno

Durata 45 minuti iscrizione obbligatoria e gratuita telefonando Centro Diego Fabbri 0543 30244; info@centrodiegofabbri.it

Gli allestimenti museali possono coinvolgere non solo la vista ma stimolare tutti i sensi dei visitatori in modo da riuscire
a regalare un’avventura davvero immersiva. Il coinvolgimento del visitatore grazie al tatto, alla vista, all’udito,
all’olfatto e naturalmente anche al gusto è l’obiettivo degli incontri tenuti dai formatori Slow Food. Grazie a questi percorsi
 museali fortemente incentrati sulla comunicazione sensoriale, con il coinvolgimento anche emozionale del visitatore,
che non è più soltanto un mero fruitore ma diventa un partecipante attivo, si vuole fare un percorso culturale e
gastronomico sui gusti, sui piatti e su quei cibi rappresentati sulle tele per raccontarli con i 5 sensi nei cambiamenti
 sociali di ieri e di oggi. Il tatto è fonte di conoscenza e relazione: l’interazione attraverso questo senso infatti, 
costituisce uno dei fondamenti della socialità e della relazione tra gli individui; esso è il senso della reciprocità. Di ciò
 che tocchiamo sentiamo la temperatura e la consistenza. L’olfatto infine è molto legato allo spazio percettivo del gusto.
 È molto difficile rendere con linguaggio verbale le sensazioni olfattive e quelle gustative così come l’accostamento tra
un quadro o un’opera d’arte e il senso del gusto.Con i sensi ci si avvicina anche alle storie dietro al quadro. Caravaggio,
 lombardo di nascita, circa ventenne approdò a Roma, dove grazie allo zio prete venne ospitato presso un monsignore. 
Nella curia viveva miseramente e come mangiare quotidiano riceveva solo un'insalata, che gli faceva «da antipasto,
primo, secondo e dolce». Successivamente un importante benefattore dello stomaco dell’artista fu un oste di piazza 
Navona che gli dava del cibo in cambio dei dipinti commissionati. Sono di quel periodo il “Ragazzo che monda la pera”
e il “Ragazzo con il cesto di frutta”, immagini probabilmente colte nel retro dell'osteria. I sapori della terra sono lo
 spunto nel dipinto per tematizzare il percorso e la ricchezza di frutta e ortaggi raffigurati.

 
 
 
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