L’APPENNINO CHE VERRA’ – STATI GENERALI DELLE COMUNITA’ APPENNINICHE 8-9-10 NOVEMBRE - BADIA PRATAGLIA - BAGNO DI ROMAGNA - SANTA SOFIA 18/10/2013
“Il Parco – ha ribadito il Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna Luca Santini - nel ventesimo anno della sua istituzione, non può che farsi promotore di un progetto di un alto valore sociale, culturale e ambientale per sostenere e tutelare ogni iniziativa a vantaggio tra Emilia Romagna e Toscana. E’ necessario far emergere l’importanza strategica del territorio perché capace di creare, mantenere e gestire risorse fondamentali come l’acqua, l’aria e la sua biodiversità. L’obiettivo è quello di lavorare per salvaguardare la montagna e creare opportunità per gli abitanti, le imprese e emergere peculiarità e ricchezze in un nuovo modello di sviluppo”. "L'offerta di vacanza dell'Appennino tosco-emiliano romagnolo - sottolinea Liviana Zanetti, Presidente di Apt Servizi Emilia Romagna - con la sua natura incontaminata, la ricchissima enogastronomia, le trad turistica dal grande potenziale, in parte ancora inesplorato ma su cui l’APT insieme ai partner del territorio sta lavorando per rinforzare la promozione. In un'epoca sempre più caratterizzata dal turismo slow, dal trionfo della tipicità, dei sapori autentici del passato, del rispetto per la biodiversità, il prodotto turistico Appennino risulta quanto mai strategico, se sviluppato adeguatamente, per andare alla conquista dei mercati turistici internazionali. Gli Stati Generali delle Comunità dell'Appennino sono un momento essenziale per dettare le linee dello sviluppo futuro di questa realtà fondamentale”. “Gli Appennini stanno vivendo – ha commentato Antonio Cherchi, Food si è preoccupato di salvare i prodotti e le razze autoctone: oggi bisogna salvare i contadini. Questi debbono dimostrare la capacità di interpretare in modo nuovo il loro ruolo sociale, diventando contadini "a triplice attitudine" per citare un attributo delle razze autoctone presidi slow food: fare un'agricoltura di piccola scala, sostenibile, basata sulla biodiversità, sulle forti tradizioni culturali dei territori, sulla filiera corta ed un rapporto molto più stretto con i consumatori, che li coinvolga attivamente nel sostegno alla loro attività, facendoli diventare, come afferma Carlin Petrini, coproduttori. Anche perché le altre due attitudini sono quelle di continuare ad essere custodi del territorio, integrando il loro reddito svolgendo attività, come tenere puliti gli scoli delle acque o i boschi, che ne preservino lo stato di salute e la bellezza, e di proporsi per essere veicoli di un turismo consapevole e rispettoso degli equilibri del territorio, a cominciare dal rapporto con i discendenti degli emigrati”. Per informazioni sul programma e la prenotazione per la partecipazione al Convegno:L’evento è organizzato da Slow Food Italia con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna e APT Emilia Romagna in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Regione Umbria, Regione Toscana. |